Essere Onesti e Liberi

Indice:
  • Introduzione alla Libertà di Espressione
  • Figure Istoriche e Impatto Sociale
  • Arte e Media come Canali di Espressione
  • Movimenti di Liberazione e Cambiamento
  • Conclusione e Riflessioni Personali

Essere Onesti. E Liberi.

Un pezzo a cura di Confidenze A Targhe Alterne

L’altro giorno ero a Milano. Ho incontrato un personaggio in un bar, mi ha chiesto di esprimere un desiderio, come con il Genio della lampada, uno solo però. Presa alla sprovvista, ho pensato a ciò che è più importante per me, essere onesta. E così ho espresso il desiderio di avere la forza di essere sempre onesta. E libera

L’articolo 19 della Dichiarazione afferma che “tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni senza interferenze” e “tutti hanno il diritto alla libertà di espressione; questo diritto include la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni tipo, senza limiti di frontiera, sia oralmente, sia per iscritto, sia sotto forma d’arte, sia attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta”.

Ricordi qualche esempio di libertà di espressione come forza motrice di cambiamento?

Io ricordo tra molti Frida Kahlo, la celebre pittrice messicana che usava l’arte per esprimere le sue sofferenze fisiche e emotive, trasformando il suo dolore in opere d’arte potenti che oggi sono riconosciute a livello mondiale come esempi emblematici di espressione personale e libertà emotiva. Oppure penso a Harriet Tubman, nata schiava, che divenne una delle figure più importanti del movimento abolizionista negli Stati Uniti. Dopo essere scappata dalla schiavitù, Tubman aiutò numerosi schiavi a fuggire utilizzando la Underground Railroad. La sua storia è un potente esempio di come la libertà di esprimere e agire secondo le proprie convinzioni possa cambiare la storia. 

Mi viene in mente anche Nelson Mandela, leader sudafricano che combatté contro l’apartheid e passò 27 anni in prigione a causa delle sue convinzioni. Mandela credeva fermamente nella libertà di espressione e nelle potenzialità della parola per realizzare il cambiamento sociale e politico. Così come Malala Yousafzai, attivista pakistana per il diritto all’istruzione delle ragazze, diventata un simbolo globale di resistenza e coraggio dopo essere stata colpita da un talebano per aver espresso apertamente il suo desiderio di studiare. La sua continua lotta per l’educazione e la libertà di espressione la rende un esempio vivente di come la voce di una persona possa diventare un potente strumento di cambiamento.

Ma se torniamo indietro, sulla linea del tempo troviamo Giordano Bruno, filosofo e frate domenicano del XVI secolo, uno degli esempi più emblematici di lotta per la libertà di pensiero in Italia. Bruno fu perseguitato dalla Chiesa Cattolica per le sue idee filosofiche e scientifiche che mettevano in discussione le dottrine ortodosse dell’epoca. La sua determinazione a esprimere e difendere le sue convinzioni lo portò al rogo, diventando un martire della libertà di espressione.

Senza finire sul rogo, pensiamo a Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice, nota per le sue interviste penetranti e spesso provocatorie con figure politiche di tutto il mondo. Fallaci usava la sua penna come strumento di lotta politica e culturale, non esitando mai a esprimere le sue opinioni forti, anche quando ciò la poneva in contrasto con potenti oppositori. La sua carriera è segnata da un impegno costante per la verità e la libertà di parola.

Ultimi ma non ultimi, due uomini che sono macigni, a me cari. 

Peppino Impastato, attivista e giornalista siciliano, lottò contro la mafia attraverso il suo lavoro radiofonico e le sue campagne politiche, usando l’umorismo e la satira come strumenti di denuncia. Impastato fu ucciso dalla mafia nel 1978, ma la sua voce continua a essere un simbolo di resistenza contro l’oppressione e per la libertà di espressione.

E poi Dario Fo, drammaturgo, attore e Premio Nobel per la letteratura, che usava il teatro come forma di espressione e critica sociale. Con la sua creatività e il suo spirito irriverente, Fo affrontava temi di giustizia sociale, politica e religione, spesso scontrandosi con le autorità e influenzando il dibattito pubblico.

La libertà di espressione influenza l’innovazione, la creatività e il cambiamento sociale. Tutti questi esempi che ho citato – ma ce ne sono mille altri – possono servire da catalizzatore per ognuno di noi nell’esplorare e valorizzare la propria libertà di espressione.

Del resto potrebbe essere un incentivo e un incoraggiamento  all’azione e alla riflessione personale sull’importanza di parlare apertamente e onestamente.

Condividi con le persone a cui tieni

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.