Per natale ho ricevuto in dono un diario di un viaggiatore. Ho sfogliato quelle pagine per provare a sentire oltre che leggere. Come in un gioco di montaggio, come in un puzzle, ho unito insieme le emozioni che ho trovato, oltre alle parole.
E con i colori che il surfista ha scelto, abbiamo fatto insieme questo disegno.
"Non si invecchia perché gli anni passano, si invecchia quando si smette di sognare" cit. Bambarén
Se il bene dell’essere umano è l’unico fine perseguibile, iniziamo a perseguirlo eliminando qualsiasi sorta di confine, di differenziazione e segregazione.
Ed è proprio allora che percepisco il mio potere, la libertà che ho (abbiamo tutti!) di decidere se seguire la melassa grigia dei miei foschi pensieri o, diversamente, se fare qualcosa per essere felice e stare bene “ELIMINANDO” il grigio che vuole accoccolarsi dentro di me.
Tra una foglia e l'altra mossa dal vento e illuminata dal sole, riscopri i profumi di una natura amica e silenziosa che ti accompagna a distendere i tuoi pensieri, a vederli in diverso modo, a perderti lasciandoti andare alla dolcezza dello scorrere del fiumiciattolo vicino.
Nella prima parte della vita dell'essere umano i bisogni di base: cibo, calore, respiro, ecc. fanno sì che la nostra pretesa cresca e prenda sempre di più il comando. Pretendiamo che ciò che vogliamo ci sia dato come lo vogliamo e quando lo vogliamo...togliendoci la libertà.
“fare le cose facili non mi porterà lontano”, ma soprattutto “trovare la mia libertà, potrebbe costarmi tutto ciò che ho”. Non è un concetto nuovo…spesso ai corsi Upe ridonda la frase “se volete trovare voi stessi, dovete prima farvi fuori”.