UPE Scuola è il Corso di Comunicazione Umana Interattiva per docenti.
Insegna a comunicare in modo interattivo tra docenti, docenti e alunni, docenti e genitori.
Il corso fa emergere condizionamenti, risorse, potenzialità e attitudini, riscoprendo il valore delle emozioni e del Q.E., il quoziente emotivo.
La Comunicazione umana interattiva, affonda le proprie radici nella intelligenza emotiva ed è un vero e proprio lievito per lo sviluppo del quoziente emotivo.
Permette ai docenti di apprendere a comunicare in modo più autentico e reale potenziando i propri talenti e creando maggiore sinergia e integrazione con il contesto di aula e scolastico.
Queste alcune delle discipline del corso:
- Teoria e pratica della Comunicazione Umana Interattiva
- Come ottimizzare la comunicazione con chi ci circonda
- Come comprendere e farsi comprendere al meglio
- Gestione dello stress: dalla fatica al “ben-essere”
- Conoscenza e sviluppo dell’intelligenza emotiva
Questi alcuni dei risultati che è possibile raggiungere con il corso:
- Immediatezza nel conseguimento di dialogo con gli alunni
- Migliorare i rapporti di docenza verso tutti gli studenti e le differenti metodologie di apprendimento
- Permettere che la classe lavori “motivata” in team e senza resistenze
- Ottimizzazione ed efficacia del metodo di insegnamento
- Migliore comprensione dei processi di apprendimento
- Gestione di dinamiche del gruppo classe
- Gestione dello stress scolastico e di perfomance degli studenti
- Saper prendere decisioni efficaci in breve tempo.
La sinergia e l’interazione in aula, ottenuta grazie a lezioni interattive ed esperienziali, permette a ciascun partecipante di avere una maggiore chiarezza in merito all’efficacia del proprio messaggio, i propri condizionamenti umani consci e inconsci, i concetti chiave della comunicazione verbale, non verbale e paraverbale, i cinque modi di comunicare e l’intelligenza emotiva.
In sintesi, il corso fornisce una nuova chiave didattica e un efficace strumento di approccio con gli allievi, spesso bersagliati da una “finta comunicazione” che si rivela alla lunga superficiale e non arricchente per la propria condizione di esseri umani.