Quello che ci serve è scoprire nell'AZIONE chi siamo, cosa vogliamo e come possiamo raggiungerlo. Dobbiamo essere sani esploratori e comunicatori di esperienze vissute direttamente.
Non c’è nulla che fa più paura ad un malato che leggere la paura negli occhi del proprio medico.
E i medici di paure ne hanno tante: della malattia, di fallire, di perdere.
La comunicazione umana interattiva, a mio avviso è un modo diverso di comunicare. È una carezza capace di accompagnare le parole, anche quelle più brutte. Anche quelle che non vorremmo mai sentir dire.