TURN IT UP! – The Robert Glasper Experiment ft. KING: Move love

Turn it Up!

di Maddalena Sarotto

TURN IT UP! – The Robert Glasper Experiment ft. KING: Move love

“Muovi amore”: la spinta primordiale, all'inizio del tempo

Bentornati a “Turn it Up!”, siamo alla quarta puntata del nostro viaggio nella musica black e oggi torniamo al jazz, in un certo senso.

Dico così perché stiamo per ascoltare qualcosa di profondamente contaminato ed eclettico, qualcosa che i puristi del genere non riconoscerebbero probabilmente come jazz e forse catalogherebbero come banale chill-out. Anche io ho molti dubbi in merito, tuttavia dimentico le etichette e vi dico che trovo questo brano stupendo e ricco di molte cose: una sorta di sottile luccichio, fatto di profonda delicatezza sui tasti del pianoforte misto a un ritmo tipico delle beat tapes hip-hop, un’atmosfera di volo tra le nuvole bianche che si stagliano su un cielo azzurro, le voci angeliche che accompagnano e guidano come il vento.

 

Il pianoforte lo suona Robert Glasper, classe 1978, pianista jazz e soul, figlio di una cantante (jazz e soul anche lei), che lo accompagna e lo introduce alle sue TURN IT UP! – The Robert Glasper Experiment ft. KING: Move love Turn it up!prime performances nella chiesa battista di East Wind a Houston, Texas. La sua storia è lunga e densa di collaborazioni svariate e trasversali, ma val la pena citare le sue partecipazioni nell’ hip-hop, la cui influenza è evidente in gran parte del suo repertorio musicale. Bilal, Mos Def, Q-Tip (attuale direttore del Comitato Hip Hop del Kennedy Center, N.d.R.), Kanye West, J Dilla, Erykah Badu, Jay – Z, Talib Kweli, Common e ovviamente Kendrick Lamar, di cui abbiamo parlato la scorsa settimana a seguito della vincita del premio Pulitzer per la musica. Senza contare i vari Grammy Awards vinti, tra cui quello per la colonna sonora del film su Miles Davis, “Miles Ahead” (2015).

Questo brano è tratto dall’album Black Radio, edito dalla Blue Note Records nel 2012, realizzato insieme alla sua band, The Robert Glasper Experiment, che come cita il nome stesso è un esperimento e una ricerca.

TURN IT UP! – The Robert Glasper Experiment ft. KING: Move love Turn it up!Ad accompagnare i ragazzi, le voci delle KING, trio femminile dell’R&B, che nonostante la matrice indipendente e “alternativa” vengono nominate per il 59° Grammy Award.

Il testo, benché breve, è molto criptico e ci lascia a innumerevoli interpretazioni, ma vorrei dirvi quali pensieri suscita in me, alla luce degli oramai quasi 3 anni di presenza in UPE. Trovate le parole tradotte nella colonna a destra, oppure in fondo alla pagina se ci leggete da smartphone.

 

Penso che dentro di noi pulsi una grande energia, primordiale ed evolutiva, che punta incondizionatamente al futuro, che spinge alla sopravvivenza e poi a una maggiore completezza, a un assemblaggio progressivo di un Io più composito, raffinato, un esperimento in divenire che tende all’infinito della perfezione dell’Essere.
Un’energia che valica le montagne e attraversa i mari, che sfida il tempo, che costruisce e distrugge, che turbina tempestosa e fluisce placida, che ci scorre nelle vene e a volte brucia, suggerendoci un’infinitezza oltre la finitezza a cui ambire. Ed è in quei momenti che dentro di noi una voce dice “Puoi”.  Siamo così, dalla notte dei tempi, quando ancora vagavamo nelle foreste e confidavamo nel sole e nei lampi, quando abbiamo trasformato il mondo da piatto a tondo, quando siamo stati sulla luna e quando abbiamo creato la realtà virtuale. Come dice Buzz Lightyear (Toy Story, Disney 1995), “verso l’infinito e oltre”.

Cristoforo Colombo ha fatto il suo, e noi ora sappiamo bene cosa c’è al di là del mare. Eppure credo che molti, come me, sentano quella spinta quando guardano l’orizzonte, la linea d’argento che divide il mare dal cielo, e un sussurro sul filo della pelle “vai, scopri”.

Buon ascolto


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