Il perdono. Un grande atto d’amore verso noi stessi.

Un pezzo a cura del comitato scientifico di UPE

Cos'è il perdono

La parola perdono deriva dal latino PERDONARE, composto dalla particella PER – indicante compimento e DONARE – concedere. Perdonare, nella sua radice etimologica, si riconduce perciò a donare completamente, senza condizioni. Di fronte a ciò che percepiamo come un’offesa subita, perdonare significa quindi decidere di donare noi stessi invece che alzare muri.

Come vediamo il perdono

Nel senso comune c’è la percezione che il perdono rappresenti un atto diretto principalmente verso gli altri e che sia legato alla bontà d’animo di chi lo concede. Una credenza più o meno diffusa è che perdonare sia un segno di debolezza, un atto di remissione verso l’altro che va a ledere il nostro orgoglio. Eppure Gandhi sosteneva che “I deboli non perdonano mai. Il perdono è l’attributo dei forti”.

Perdonare può apparirci come un gesto difficile da compiere e a volte si preferisce restare attaccati a sentimenti di rabbia e risentimento, che mantengono viva la ferita subita. Ma questi sentimenti sono nocivi innanzitutto per noi, prima che per gli altri.

Perché è difficile perdonare

Coltivare l’offesa e le emozioni negative che l’offesa porta con sé, sembra darci una carica che ci fa sentire forti ma è un’illusione.
Con il tempo, questa carica negativa ci consuma e ci toglie energia vitale, allontanandoci dalla felicità. Negando il perdono crediamo di rendere giustizia a noi stessi, ma in realtà stiamo costruendo una gabbia nella quale decidiamo, più o meno coscientemente, di permanere.

Alla stessa maniera, quando non riusciamo a perdonarci per qualcosa di sbagliato che riteniamo di aver fatto, rimaniamo prigionieri di giudizi e sensi di colpa che non ci consentono di vivere serenamente.

I danni del risentimento

Il perdono invece ci dona pace e tranquillità e ci permette di ritrovare il nostro equilibrio. Perdonare è un atto che richiede una grande quantità di amore. Implica accogliere le nostre fragilità e quelle dell’altro e lasciare andare il conflitto, annullando qualsiasi tipo di colpa e risentimento. Nelson Mandela ha detto che
“il perdono libera l’anima, rimuove la paura. È per questo che il perdono è un’arma potente”.

I benefici del perdono

Pensandoci bene, quando perdoniamo qualcuno che ci ha ferito, doniamo pace e serenità a lui o a noi stessi? 
Perdonare significa espandere il cuore, spezzando le catene della sofferenza che ci impedisce di avere un rapporto sereno con l’altro e con noi stessi.

Quando perdoniamo, ci concediamo la possibilità di ritrovare la pace.
E in questo senso il perdono è un grande atto d’amore verso noi stessi.

Il perdono è davvero un gesto potente, che libera l’altro ma che soprattutto ci rende liberi. 
Liberi di godersi il presente senza attaccamento alle colpe e di costruirsi un futuro senza condizionamenti.

È solo attraverso il perdono che possiamo riappropriarci di noi stessi nella nostra completezza, liberi di donare e di vivere una vita soddisfacente e autentica, in pace con noi stessi e con gli altri.

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