Tutti e tre sotto lo stesso tetto e con la stessa scelta

Capitolo 4

Tutti e tre sotto lo stesso tetto e con la stessa scelta

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Dentro di me aleggiavano voci e molte domande.

Mia figlia aveva lavorato fino a novembre 2019 per il governo di Dubai nella Future Foundation e il suo compagno altro non era che il suo responsabile e cofondatore del progetto stesso. Questo lavoro aveva permesso ad entrambi di accumulare una fortuna in termini di reddito.

Non riuscivo a capire come fossero riusciti a dare le dimissioni da quella realtà lavorativa. A quel punto, mossa anche dalla rabbia che tutto quel capitale fosse svanito e che non avessero più un lavoro che garantisse loro un’entrata sicura, domandai a mia figlia.

Rimasi esterrefatta dalla risposta perché altro non era quello che stavo facendo io.

Mi disse che quello che faceva in ufficio non le piaceva, che non era più nel suo flusso interiore, che i soldi che guadagnava non riuscivano a compensare il malessere di fare quello che non le piaceva e che prima o poi si sarebbe ammalata.

Hunter mi rispose che i suoi progetti erano terminati con uno sforzo fisico incredibile e che l’ultimo lavoro della e-commerce di Abu Dhabi gli aveva prosciugato le energie. Mi disse inoltre che per essere più produttivo come creativo aveva bisogno di cambiare continuamente gli obiettivi perché altrimenti il lavoro non sarebbe più stato stimolante e non sarebbe riuscito a dare il massimo di se stesso divertendosi.

Rimasi chiusa in camera senza vedere nessuno per 48 ore e la meditazione mi aiutò moltissimo. Respirai, profondamente. Guardavo lo scenario incredibile fuori dalla finestra: una città nel deserto e ripensavo alle loro parole che tanto risuonavano nella mia testa e nel cuore.

Tutti e tre sotto lo stesso tetto accomunati dalla stessa scelta. Essere felici a prescindere dal denaro .

Aver chiesto l’aspettativa non retribuita alla mia azienda mi procurò un senso di leggerezza, non ne potevo più. Fare le stesse cose da 25 anni mi aveva resa poco creativa e poco attenta ai miei bisogni e aspettavo continuamente l’arrivo dei marziani perché intervenissero loro sul cambiamento della mia vita.

Nessuno poteva farlo per me e nel momento più propizio ho deciso.

Quando si decide si crea uno scenario possibile nella nostra vita, anzi forse più di uno. Si ha la possibilità di realizzare i desideri guidati dall’amore, che seguono un flusso d’amore.

Un elemento bloccante a questo flusso è la paura.

Abbandonarsi al flusso e dare meno importanza al problema, che altro non era che la mia infelicità per la realtà che stavo vivendo, mi ha permesso di aprire altri scenari possibili, altri portali per nuove esperienze.

Ero con mia figlia e me la stavo godendo, imparavo nuove cose, avevo tempo per studiare inglese, leggevo molto. Nel giro di un mese lavoravo, in un altro paese con un’altra cultura che mi ha sempre molto affascinato.

Non potevo desiderare di più. Tutti si sono sentiti in una sorta di prigione durante il look down: io ero LIBERA di scegliere.

Germana Guaraldi

Voce di Chiara Lenzi

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