Insegnare col sorriso, Impare sorridendo

Insegnare col sorriso, Imparare sorridendo

Le neuroscienze confermano l'importanza delle emozioni per l'apprendimento

Nell’ambito delle neuroscienze per molto tempo si è supposto che le funzioni prettamente cognitive del cervello – cioè quelle dedicate all’apprendimento – fossero slegate dalle funzioni emozionali.

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno invece scoperto come tutto il processo di apprendimento, dalla nascita alla vita adulta, è strettamente collegato alle nostre emozioni, al nostro “sentire”.

 

In particolare, per quanto riguarda l’apprendimento in età scolastica, si è evidenziato come il processo di apprendimento basato su un flusso del tipo io insegno – tu impari – io verifico, non solo risulta sterile e finalizzato alla mera verifica della prestazione dell’alunno, ma genera un disagio emozionale che si lega strettamente al processo di apprendimento e che conduce una relazione del tipo imparare=ansia e disagio.

 

Collegare l’apprendimento a emozioni che riconducono alla gioia e al benessere stimola nell’alunno il desiderio di sapere perché viene attivata quella che nel 1960 Berlyne definì la “Curiosità Epistemica”, cioè quel meccanismo fondante dell’intelligenza umana per cui ad ogni nuova conoscenza si aprono nuove possibilità di sapere e sperimentare.

 

Come sviluppare e potenziare la Curiosità Epistemica che è insita in ognuno di noi?

Semplicemente cominciando – e continuando negli anni – ad insegnare ed imparare col sorriso: legando cioè il processo di insegnamento e apprendimento ad emozioni positive quali la gioia e la sorpresa, al gioco e al divertimento in modo da stimolare il nostro sistema dopaminergico e creare nel nostro cervello delle mappe di memoria che riconducono la conoscenza, lo studio, l’apprendere nuove cose ad un processo di ricompensa basato sul proprio piacere emozionale personale senza dover necessariamente andare a ricercare approvazione e gratificazione all’esterno (il buon voto nell’interrogazione o nell’esame, i complimenti dei genitori o amici, ecc.)

 

Ma se innestare il processo imparo=sto bene può essere la base per creare un nuovo modo di insegnare e imparare le nozioni che sono funzionali alla nostra vita sociale – ad esempio conseguire una laurea, imparare un nuovo lavoro, progredire professionalmente – lo stesso processo lo si può applicare ogni volta che si affronta una nuova situazione, un nuovo impegno, una nuova sfida. Anche nelle situazioni che possono apparire più difficili e complicate, soprattutto nelle relazioni interpersonali a qualsiasi livello, ricercare gli aspetti positivi e i possibili vantaggi che possono derivare dalla conoscenza e confronto con l’altro ci pone in una modalità pro-attiva, volta a ricercare soluzioni soddisfacenti per tutti e ad abbassare ed eliminare livelli di possibili conflittualità.

 

Per chi fosse interessato alle tematiche sull’apprendimento consiglio le pagine Facebook della Professoressa Daniela Lucangeli che offre sempre nuovi e interessanti spunti di riflessione ma soprattutto perché ce li porge sempre con un bel sorriso.

Comitato Scientifico UPE

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