Comunica 33 è formazione umana per i medici

Il medico Fausto D’Agostino partner del progetto ha ospitato il nostro articolo Upe nel suo libro “Medico di guardia”

Un contributo di Gabriela Ragazzi


 

Comunica 33 sta entrando negli ospedali; comincerà il primo corso il 26 ottobre presso la Fondazione Fatebenefratelli, prima tappa di un percorso che vedrà UPE (Università Popolare per l’Evoluzione Umana) e il suo Progetto Comunica 33 portare un nuovo tipo di formazione, per una forma di Comunicazione più “umana” tra il medico ed il paziente.

 

Si tratta della parte di Comunica 33 rivolta ai medici negli Ospedali, e tra questi ci piace citare Fausto D’Agostino, che gentilmente ha voluto ospitare nel libro di cui è autore “Medico di Guardia. Diagnosi e Terapia 2019 (ed Idelson Gnocchi) un articolo a cura di UPE, dedicato al tema dell’ascolto medico-paziente.

Il dott. D’Agostino ha anche partecipato al Corso UPE, svoltosi recentemente a Roma, in cui ha contribuito apportando sia la propria esperienza di formatore di corsi BLS (Basic Life Support) presso il Centro di Formazione Medica, di cui ha dato una dimostrazione pratica ai partecipanti, sia raccontando in un’intervista la genesi del libro da lui scritto. Si tratta di un manuale pratico, sia per il contenuto, sia per il formato (studiato per stare nella tasca del camice), nato come ampliamento dei suoi appunti e schemi presi quando, come giovane medico, era impegnato al 118 o nelle guardie mediche e nelle sostituzioni come medico di base.  Appunti utili a supportare le iniziali difficoltà di un giovane medico che dopo tanto studio teorico approccia la pratica lavorativa. Il manuale contiene infatti dei box in cui è riassunta la terapia per le varie casistiche, facilmente individuabili tramite i colori che individuano i capitoli di cui è composto il libro, a cui hanno contributo diversi specialisti, ciascuno per il proprio ambito di competenza. Attraverso QR Code sono disponibili anche approfondimenti multimediali per le varie tematiche.

Come conferma Fausto D’Agostino, tra le difficoltà che un giovane medico, ma più in generale un medico, si trova ad affrontare c’è quella della comunicazione con il paziente (parenti inclusi). Difficoltà di vario genere tra le quali cita dalla sua esperienza di Medico Rianimatore, quella di comunicare una diagnosi infausta o di trasmettere la speranza nonostante tutto, di approcciarsi nel giusto modo con i parenti, o, ricordando i turni di guardia medica, di sapere entrare nelle case e conquistare la fiducia nonostante la giovane età.

La comunicazione nel rapporto medico-paziente è un mondo ed è imprescindibile. Ne sono testimone diretta proprio in questi giorni in cui quotidianamente incontro il medico che ha in cura un mio familiare e con il quale abbiamo costruito, con molto impegno reciproco, una comunicazione che ora posso definire efficace.

 

È per questo che il dott. D’Agostino ha voluto inserire nel suo libro un articolo sul tema, coinvolgendo UPE e partecipando al suo Corso Comunica 33.

 

Il libro è un’ottima iniziativa e sta avendo ampia diffusione presso gli Ospedali; dove speriamo di essere partner nella promozione del Corso consapevoli che possa essere di grande supporto per i medici.

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