Rivelazione finale

Rubrica: Principi della comunicazione

di William Giangiordano

Rivelazione Finale

 

Ta taaan!

 

 

Hahahahaha scusate.

Ultimo atto.

Scopriamo se è il solito maggiordomo o c’è un colpo di scena.

La confessione!

Il rivelamento dello scopo.

 

Il coinvolgimento progressivo ci ha portati a questo.

 

Siamo stati pian piano condotti fino a qui.

Lentamente condotti.

Quasi per mano.

Siamo nel punto dove dovevamo essere.

L’unico luogo dove la nostra attesa ci ha tenuto in scacco.

Una liberazione dopo tutto questo sali scendi di emozioni.

 

La…

 

 

 

Rivelazione finale.

 

Siamo stati guidati passo dopo passo qui, da chi sapeva dove ci stava conducendo.

Come quando ci viene fatto un regalo, chi sa dov’è il regalo ci conduce creando quell’alone quasi magico.

Si, la rivelazione finale.

 

 

 

Mai anticiparla.

 

ESSA è uno strumento.

Volto al colpo di scena.

 

La rivelazione finale tiene vivo l’interesse.

 

Anzi,

Sancisce il tutto,

gli da corpo, sostanza e giustifica o spiega tutte le azioni svolte prima.

Tutto diventa immediatamente legato in ogni sua parte.

 

D’altronde

 

È un rivelazione.

 

È qui che sopraggiunge

l’immagine della comprensione.

 

La rivelazione finale rappresenta la chiarezza.

 

Usare la rivelazione finale serve per ri-definire il tutto.

 

Un portare l’altro a sé.

 

Sostiene lo sforzo di chi ci ha seguito

dandoci fiducia,

rifocilla l’altro del costo che ha sostenuto nel durante, una gratificazione

un dono.

 

I costi in questo periglioso cammino,

sono stati il tenere a bada le emozioni che dal coinvolgimento progressivo alla rivelazione finale, si sono susseguite coinvolgendoci.

È stato un mordere il freno.

 

Scusate, ma faccio il punto della situazione.

 

La rivelazione finale

coinvolge

chi ascolta

e

chi parla.

Ambedue queste figure vivono un alternarsi di emozioni che ambedue devono tenere a bada.

Il costo di ciò è sostenuto da ambedue.

Tutti e due mordono il freno.

È un gioco a due.

C’è un filo invisibile che li lega.

Sono coinvolti ambedue, un tiro alla fune dove la fune non c’è.

 

Son chiaro ora?

 

Se volessi puntare alla rivelazione finale come mezzo ad uso comunicativo devo considerare il fatto di rimanerne coinvolto anche io.

Anche quando la gestione delle emozioni è sotto l’egida della intelligenza emotiva.

 

Valgono qui gli stessi presupposti del coinvolgimento progressivo del capitolo precedente più questi:

  • la rivelazione finale libera
  • deve essere all’altezza delle aspettative create
  • deve avere il suo giusto tempo
  • può creare nuovi scenari
  • necessita di una buona dose di improvvisazione in quanto se non gestita bene può dare origine a imprevisti non calcolati e coglierci di sorpresa.

 

 

Bene penso di aver detto tutto.

Grazie

 

Scusate

 

 

Dimenticavo

Un ultima cosa

 

 

La rivelazione finale

 

Facciamo che sia bella…

Condividi con le persone a cui tieni

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.