Tornare a casa

Tornare a casa

Un contributo di Fabiana

Natale passò in fretta e alcuni degli amici con cui avevo legato di più dovettero tornare a casa perché erano arrivati alla fine del loro percorso. Io che non piango mai, non posso nascondere di aver pianto e sofferto molto perché loro erano diventati la mia seconda famiglia. La mia famiglia ospitante e gli amici rimasti con me cercarono di tirarmi su il morale e così anche i primi due mesi del nuovo anno passarono piacevolmente e in un lampo.

Con marzo arrivò l’angoscia del Covid che vivevano gli amici e parenti italiani e non fu facile continuare la mia esperienza senza preoccuparmi per loro; per di più mi ero accorta che la mia avventura stava volgendo al termine e il mio umore oscillava tra la tristezza e la felicità nel tornare presto a casa.

La pandemia raggiunse anche l’Irlanda verso la fine del mese e così partecipai all’ultimo giorno di scuola senza sapere che fosse l’ultimo e senza la possibilità di salutare i miei compagni di avventura più fidati. Uno ad uno mi avvertirono che avrebbero preso il primo volo per casa e dovetti accettare il fatto che non avrei potuto nemmeno dargli un abbraccio prima della loro partenza.

Pensavo al peggio per quei mesi che mi separavano dalla mia amata Italia, ma questi si rivelarono bellissimi. Avendo una fattoria con prati immensi e molti cavalli, mia sorella Mieke mi insegnò l’arte dell’equitazione. Ho creduto e credo che siamo stati molto fortunati ad essere a contatto con la natura, riscoprendo valori così puri e meravigliosi che ormai nella vita quotidiana non sperimentiamo più: dal semplice rotolarsi nell’erba al sentire l’adrenalina mentre si cavalca e si ha paura di cadere, dal vedere il cavallo mangiare dalla tua mano allo scoprire quanto un’animale possa essere anche il tuo migliore amico. Sensazioni come queste sono indescrivibili e ti fanno capire quante cose perdiamo ogni giorno nella nostra vita. Sono così grata di aver avuto la possibilità di dormire al freddo su un pavimento con qualche coperta per una settimana solo per assistere alla nascita di un puledrino, invece di contare i like che il mio ultimo post aveva ricevuto.

Non so nemmeno spiegarvi quanto lasciare quel posto magico sia stato difficile, ma non rimpiango un solo secondo di tutto ciò che ho vissuto. Inutile dire che sto già programmando di tornare non appena mi sarà possibile. Chiunque abbia vissuto anche solo qualche mese della sua vita con altre persone in un altro posto, ha lasciato parte del proprio cuore lì.

Fabiana

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