Le dimensioni contano – Lo spostamento volontario di pensiero – Parte 1

Le dimensioni contano

Lo spostamento volontario di pensiero

Ben trovati, riprendiamo a parlare della 4D.

Come ho già detto, la 4D è il ‘momento’ del tempo presente. Ma il tempo presente ha in realtà più livelli.

La stragrande maggioranza delle persone su questo pianeta, non è disposta ad essere padrona di ogni suo pensiero, sentimento e azione di ogni momento (unico tempo esistente è ora), o semplicemente non si accorge di stare in un circolo karmico di azione e reazione.

Non c’è nessuna opzione possibile se non quella della responsabilità. È una richiesta inequivocabile, l’abilità di base della coscienza per accedere alla 4D ed alla 5D.

Uno dei motivi della creazione della 3° dimensione, come la conosciamo, fu quello di fornire un “parco giochi”, in cui ognuno di noi potesse praticare e affinare la vibrazione dei propri pensieri e sentimenti. Per fare questo, il “parco giochi 3D” ha un “cuscinetto tampone” di tempo. Invece di una manifestazione istantanea, c’è un intervallo di tempo tra il pensiero e la manifestazione o l’esperienza di quel pensiero. Per la maggior parte, siamo molto rallentati nella manifestazione per causa di questo cuscinetto che può arrivare a creare un blocco (loop di pensiero).

Invece di concentrarsi su ciò che è in linea con la nostra realizzazione profonda e permettendo a questa di dispiegarsi nel tempo, ci arrabbiamo, permettiamo di diventare frustrati con un senso di inferiorità, sentiamo noia, preoccupazione, ansia, senso di colpa, paura, cerchiamo colpevoli, siamo invidiosi, gelosi, rancorosi, odiamo… tutti i tipi di pensieri e sentimenti disarmonici di bassa frequenza. Ci comportiamo come se avessimo difficoltà a generare pensieri ma riuscissimo solo a reagire, come se non fossimo in grado di pensare e sentire qualsiasi cosa semplicemente perché non vediamo i risultati istantanei del nostro pensiero.

Questo è l’effetto della percezione del tempo lineare in 3D, ma quando questa crolla in un singolo punto di tempo presente, anche quel “blocco temporale” crolla. Spostandosi in 4D ed oltre avremmo meno possibilità di praticare la routine delle nostre abitudini mentali ed emozionali, perché la prima cosa che pensiamo è ciò che otteniamo quasi subito. Questo è un grosso problema… se restiamo in balia delle reazioni. Non credete?

Fortunatamente, alcuni strumenti di energia semplici possono aiutare a gestire i pensieri ed emozioni in ogni momento, in modo da poter essere pronti per l’opportunità e la sfida di vivere e di creare in tempo presente delle dimensioni superiori, cosa finora senza precedenti, con consapevolezza e prendendosene la responsabilità.

Lo spostamento di pensiero è uno di questi, vediamo come funziona.

In termini semplici lo spostamento utilizza un’ondata di frequenze di luce per eliminare chi non siamo e un’altra onda per ricordarci chi siamo.

Stando in tempo presente e con la volontà di farlo, noi possiamo spostare il nostro pensiero da una realtà reattiva ad una generatrice.

Esempio: un pensiero prende forma dentro di me in reazione ad una paura come “la malattia”. A questo punto volontariamente sposto, cambio, il pensiero con uno di “meravigliosa salute per me e per tutti”.

Essendo oramai in 4D, otterremo immediatamente la realizzazione di questo pensiero e non la realizzazione della nostra paura (nell’esempio la malattia).

Fine prima parte.

Comitato Scientifico UPE

Photo by Ashley Jurius on Unsplash

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