Le dimensioni contano – Il gioco dell’evoluzione

Le dimensioni contano

Il gioco dell’evoluzione

In questi ultimi anni, almeno una decina per essere sinceri, molto spesso mi sono imbattuto in letture e chiacchierate più o meno profonde, nella parole “dimensione, salto dimensionale, dimensioni spirituali, dimensioni della mente, 3D, 4D” e sento la necessità di fare chiarezza dentro e fuori di me.

 

Partiamo dalla definizione della parola, DIMENSIONE (dal latino dimensio = misura) è di fatto una misura che determina il grado di libertà disponibile per il movimento nello spazio di un punto materiale. Comunemente, quindi, con “dimensione” si intende una misura, ma questa definizione non soddisfa pienamente il reale significato. Per esempio in matematica non esiste una unica definizione che comprenda tutte le situazioni di utilizzo (mono dimensionale la linea retta, bidimensionale i piani, tridimensionale i solidi). In fisica oltre alle tre spaziali o cartesiane, le classiche X Y Z, larghezza altezza lunghezza, si aggiunge una quarta dimensione il tempo, quindi percepiamo la realtà come quadridimensionale. In una visione macroscopica dello spazio tempo osserviamo la libertà di muoversi liberamente sulle 3 spaziali (alto/basso avanti/indietro destra/sinistra) mentre in rapporto alla  dimensione temporale sembra possibile muoversi solo in un unica direzione e i processi fisici sembrerebbero non essere simmetrici rispetto al tempo. Il tempo in questa visione di relatività ristretta, appare come un palcoscenico nel quale si svolgono i fenomeni fisici tridimensionali mentre se entriamo in una realtà subatomica i fenomeni fisici non cambiano, nella maggior parte dei casi, se il flusso del tempo si inverte (questo non vuol dire che per ora si possa andare indietro nel tempo). Nella letteratura e nel cinema di fantascienza i viaggi nel tempo o i paradossi temporali ci hanno portato in un mondo/dimensione dove tutto questo è possibile, certo è finzione, scrittura, ma generate da mente umana e da mente umana compresa… (consiglio la visione del film Interstellar dove questo concetto di fisica relativa viene affrontato con maestria e sufficiente chiarezza). Con la parola dimensione possiamo anche indicare uno stato di coscienza vibrazionale o una dimensione della mente e nei prossimi articoli affronteremo meglio questi significati e le loro implicazioni nella nostra vita reale

Le dimensioni non sono luoghi o posizioni, non sono una progressione lineare -1, 2, 3, 4, ecc ecc, non sono la sedia dove stiamo seduti, le case dove abitiamo, la terra stessa dove viviamo… cioè non sono la forma in generale; possiamo cominciare a pensare alle dimensioni come stati di coscienza dove ognuno di noi può entrare, se vuole, in risonanza con le frequenze (opportunità) specifiche disponibili all’interno di ogni dimensione/stato di coscienza.

Mi piace utilizzare una similitudine, inspirata dal mio formatore, tra dimensioni e videogiochi, immaginiamo ogni dimensione come un livello di un gioco con un diverso insieme di regole rispetto al precedente ed al prossimo che incontrerò e per giocare e creare li è necessario utilizzare le regole di quel livello. Non è una questione di meglio o peggio e le esperienze di un livello potrebbero non essere utili nel successivo, ma certamente giocare con l’intento di passare al prossimo livello stimola e accresce la capacità adattativa, il credere in me in ultima analisi…

Con i prossimi articoli proverò a definire un minimo di regole e conseguenti gradi di libertà di movimento propri di ogni dimensione/livello vibrazionale che potrebbero rendere il gioco dellevoluzione gioioso, fluido, senza paura o sforzo senza l’ansia che è spesso l’abitudine della nostra vita quotidiana.

Comitato Scientifico UPE

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