L’erba del vicino è sempre più verde?
Un contributo di Denise Silvestri
Oggi vi propongo una simpatica storia di Esopo.
Di che cosa parla questa storia?
Delle credenze, delle invidie e della poca consapevolezza che speso abbiamo nei confronti della nostra e dell’altrui vita.
Buona lettura!
L’asino domestico e l’asino selvatico
C’era una volta un simpatico asinello selvatico che trascorreva le sue giornate in libertà, passeggiando per i campi e mangiando il cibo che trovava.
Durante uno dei suoi giri quotidiani ebbe modo di vedere un suo simile, dall’aspetto sano e robusto, che brucava l’erba in un grande prato cintato da un’alta staccionata di legno.
Esso, osservando l’animale domestico, pensò: “Che bella vita! Lui sì che sta bene: è spensierato, senza problemi e con il cibo a volontà”. In effetti l’altro asino sembrava proprio fortunato: gli venivano serviti due pasti abbondanti al giorno, riposava in una stalla bene attrezzata e aveva un pascolo meraviglioso a sua disposizione.
L’asino selvatico, invece, doveva accontentarsi dei miseri sterpi che riusciva a trovare ai margini della strada, perché i prati ricoperti di erbetta fresca erano tutti privati. Ogni tanto, il povero asinello appoggiava il muso sulla cima della staccionata e, guardando l’altro, lo invidiava da morire.
Un giorno però il giovane asinello, girovagando tranquillo, incontrò sulla via un animale talmente sovraccarico di legna, sacchi di grano ed altro da non essere in grado di capire di che bestia si trattasse. Quando questo, per reagire ad una violenta frustata del suo padrone, tirò un calcio e alzò il muso, lo riconobbe: era l’asino domestico che fino a quel giorno aveva tanto invidiato!
“Eh, caro mio,” gli gridò affiancandosi a lui “a questo prezzo non farei mai cambio con te. Nessuno mi comanda, io sono libero e leggero come una libellula. Se poi non mangio bene come te, meglio, mi mantengo in linea. E per sopravvivere mi arrangio”.
Dopo quell’incontro l’asino selvatico non provò più alcuna invidia per il suo simile.
Molte volte la mente, mente. E questa simpatica storiella può esserci di aiuto per comprenderlo meglio e per percorrere un gradino in più di crescita personale.
Denise
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