Entro nel solito locale, mi fermo al bancone per prendere quello che hanno di buono e mi siedo. Inizio a leggere e mentre sono lì, tra le pagine, mi rendo conto che ho scelto lo stesso posto dell’ultima volta e della volta prima. Perché proprio quello avendo tutto il locale a disposizione? A quanto pare su quella panchina mi sento al sicuro, ricordo in effetti di aver avuto sempre esperienze e sensazioni positive seduto lì. Torno per avere la sicurezza di tutto. Ma anche quando si intraprendono strade poco battute con la sicurezza di una vita felice, in qualsiasi posto mi troverò, saprò affrontare ogni cosa con libertà. Così è nelle decisioni: se ne prende una e se ne affrontano i passaggi. Mi auguro di avere la libertà e la consapevolezza che durante il cammino la destinazione possa cambiare. Nelle mie decisioni mi auguro di saper valutare i pro e contro, di voler raggiungere con stabilità e sicurezza la mia meta finale e di rischiare di perdere di vista addirittura la strada che percorro ora. Nel caso dovessi modificare meta o strategia per arrivare al traguardo, dovrò stravolgere il progetto principale, cambiando il mio sentiero.

Quando vedranno me, quando vedremo gli altri, per come sono realmente, non ci sarà sofferenza per ciò che gli altri dicono o fanno. Anche se mentissero, lo farebbero perché hanno paura. Temono che si possa scoprire che non sono perfetti.

È la paura ad uccidere un essere umano, non gli squali, non le balene, non gli orsi: la paura è il tuo peggior nemico.

I fantasmi che infestano i nostri pensieri possono condizionarci tutta la vita. L’unico modo per scacciarli è affrontarli.

“Lascia che il tuo istinto tracci la rotta per la saggezza, e fa’ che le tue paure siano sconfitte dalla speranza.” S. Bambarén

Copertina a cura di Maddalena Sarotto