Diario di un Surfer
L’isola della crescita
Sentire, non ascoltare. Per parlare, non per rispondere. La vita mi parla, sta a me sentirla. Il fatto di trovarsi su una spiaggia deserta o al centro della città più caotica, ha poco a che fare con il sentire. Sicuramente ciò che è fuori aiuta, ma è da dentro che parte la mia crescita. Quando apro la mente e lascio che le mie decisioni siano dettate dall’istinto, dal cuore e non dalla paura, le risposte alle mie domande arrivano come portate dal vento.
Essere responsabili rende liberi e crescere significa responsabilità Per crescere devo alleggerire il mio fardello del passato, pulirlo da retaggi e convinzioni. Mi eserciterò dal primo pensiero della mattina.
In questo momento la luce del sole, filtrata dalle nuvole, colora la distesa liquida di riflessi argentati. Tutto sembra coperto da uno strato di polvere che accentua le ombre. L’isola di fronte è tagliata da un soffice bianco, mescolato al nero che si scorge oltre l’orizzonte. Il suono delle onde rompe il silenzio della baia. La spuma bianca invade la costa.
Andrea Mirti
Copertina a cura di Maddalena Sarotto