Che cosa è l’attenzione – parte 2

Che cosa è l'attenzione ?
Parte 2

A cura di Irene Illario, Comitato Scientifico Upe

Ben ritrovati nel viaggio attraverso l’esplorazione dell’attenzione.

Forse ricorderete che nella puntata precedente abbiamo visto cosa è in generale l’attenzione e come è possibile classificare diversi tipi (se non lo ricordi, lo trovi QUI).

Per ripassare brevemente, l’attenzione è la nostra capacità di selezionare gli stimoli provenienti dall’ambiente e da noi stessi ed è la nostra capacità di controllare volontariamente un’azione o un pensiero, quindi è bi-direzionale: riguarda processi che vanno dall’esterno all’interno sia dall’interno all’esterno.

Avevamo visto che una delle classificazioni delle tipologie di attenzione è la seguente:

  1. Attenzione come eccitazione, allerta o vigilanza;
  2. sensoriale (attenzione focalizzata o selettiva);
  3. controllo esecutivo (attenzione divisa);
  4. concentrazione e memoria (attenzione sostenuta);
  5. multi-tasks (attenzione alternata).

Delle sopraelencate tipologie sopraelencate avevamo esplorato le prime due e ora andremo a vedere cosa caratterizza le altre.

3. Controllo esecutivo (attenzione divisa)

Nelle situazioni quotidiane, quando ci troviamo di fronte a un doppio compito, entrano in gioco due tipologie di processi cognitivi: i processi di controllo e i processi automatici. I primi avvengono sotto il controllo cosciente, sono più lenti e richiedo un carico cognitivo più elevato, mentre i processi automatici sono più rapidi e inconsapevoli. Generalmente, il compito su cui siamo più esperti può richiedere un maggior uso di processi automatici (apprendimento già consolidato, ad esempio pedalare, guidare). Invece, nel caso in cui due compiti necessitino di processi di controllo consapevoli e non automatici, si va incontro ad una competizione per le risorse disponibili.

Nel momento in cui intorno a noi vi sono più attività simultanee, è necessario un controllo centrale per decidere in quale impegnarsi e con che priorità. Combinare input sensoriali con conoscenze già consolidate per coordinare più sistemi è il ruolo del controllo esecutivo e, questo controllo, è solitamente associato alla corteccia cerebrale prefrontale (Miller e Buschman, 2014). Il sistema di controllo esecutivo deve quindi selezionare gli obiettivi e comunicarlo ai sistemi sottostanti.

Il controllo esecutivo e la memoria sono interconnessi, poiché la capacità di utilizzare informazioni passate e di tenere a mente un obiettivo attuale richiede la memoria di svolgimento, o memoria di lavoro. La relazione studiata tra essi suggerisce che, mentre tutti gli oggetti nella memoria di lavoro possono avere una certa influenza sull’attenzione, il controllo esecutivo può scegliere quale ne avrà di più.

4. Concentrazione e memoria (attenzione sostenuta)

Attenzione e memoria hanno molte forme di interazione possibili. La capacità dell’attenzione di selezionare attivamente una parte di informazioni è funzionale alla nostra capacità di immagazzinare determinati ricordi e fissarli, o meno, nel tempo. D’altra parte, decidere di richiamare una memoria specifica è una scelta su come distribuire le risorse. Pertanto, sia la codifica della memoria che il recupero dei ricordi possono basarsi sull’attenzione.

Quando viene chiesto ad alcune persone di memorizzare un elenco di parole mentre sono impegnati contemporaneamente in un compito secondario che divide la loro attenzione, la loro capacità di ricordare consapevolmente quelle parole, in seguito, è compromessa. Anche se il recupero della memoria non attinge da risorse attenzionali condivise e uguali per tutti, ma è comunque chiaro che alcuni ricordi vengono selezionati per un recupero più vivido in un dato momento rispetto ad altri, perciò si verifica un processo di selezione.

Alcune forme di memoria si presentano automaticamente all’interno del flusso di elaborazione sensoriale. Esiste infatti un fenomeno, ben noto in psicologia, dove la presenza di uno stimolo in un punto nel tempo influisce sul modo in cui i successivi stimoli vengono elaborati o interpretati. Ad esempio, la parola “dottore” può essere riconosciuta più rapidamente dopo la parola “ospedale” rispetto alla parola “scuola”. Vi è quindi una forma di memoria utile per consentire agli stimoli precedenti di influenzare quelli successivi, solitamente questo processo può migliorare le prestazioni dei processi cerebrali che richiedono attenzione, ma in alcuni casi può distogliere l’attenzione da un determinato obiettivo e diventare distrattivo.

5. Multi-tasks (attenzione alternata)

L’Executive Attention Network è una rete neurale, distribuita in diverse aree cerebrali, in grado di attivarsi quando ci troviamo a svolgere compiti che richiedono un’attenzione volontaria e focalizzata. Le capacità cognitive controllate da questa rete sono quelle riconducibili alle funzioni esecutive quali: linguaggio (lettura e comprensione), memoria di lavoro, abilità visivo-spaziali, organizzazione delle azioni e abilità di decision making.

Nell’ambito scolastico e in quello lavorativo il multitasking si è diffuso in maniera esponenziale ed è considerato una pratica utile per velocizzare e aumentare l’efficienza del proprio operato. Alcuni ricercatori, attraverso l’analisi delle conseguenze che si verificano sull’attenzione e le prestazioni da essa dipendenti, esprimono pareri opposti. Sappiamo infatti che le risorse attentive del nostro sistema cognitivo possono essere influenzate da un carico eccessivo di materiale da elaborare, che può condurre ad un decremento nella performance globale. Tuttavia, questo tipo di attenzione è quello che ci consente di svolgere alcuni compiti che richiedono diversi passaggi per raggiungere un obiettivo finale, ad esempio lo svolgimento di una ricetta complessa.

Tutti i processi dell’attenzione sono oggetto costante di studio e nuove scoperte.

Siamo arrivati al termine di questo viaggio nel mondo dell’attenzione, un tema complesso ma ricco di spunti per essere più consapevoli delle nostre infinite potenzialità.

Grazie!

Condividi con le persone a cui tieni

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.