Oli essenziali: essenze che comunicano con il nostro organismo

Oli Essenziali

Essenze che comunicano con il nostro organismo

Esattamente un anno fa ho avuto un problema di salute e una mia cara amica mi ha parlato degli oli essenziali, che avrebbero potuto aiutarmi a cicatrizzare un grande taglio che avevo in quel momento.

Mossa dalla possibilità di un’alternativa più naturale al mio problema, ho cominciato ad usarli e sono rimasta colpita perché la mia ferita si è risistemata perfettamente, senza cicatrice. Con il tempo mi sono innamorata degli oli essenziali e ho cominciato a usarli per dare supporto alla salute mia e della mia famiglia, per migliorare la mia pelle e capelli e, piano piano sto sostituendo tutti i prodotti chimici di casa con soluzioni naturali. È diventata una grande passione che vorrei condividere con voi in questa nuova rubrica.

Ma che cos’è un olio essenziale?

Gli oli essenziali, anche se si chiamano oli, in realtà non sono lipidi. Nell’antichità sono stati chiamati in questo modo a causa delle loro caratteristiche fisiche come la densità (simile a quella degli oli) e per il fatto che non sono solubili in acqua. Possono contenere all’interno da 50 a 400 sostanze e sono molto concentrati. Essi vengono estratti dalle piante principalmente attraverso la distillazione a vapore acqueo e spremitura a freddo, nel caso di oli di agrumi presenti nelle bucce dei frutti.

L’uso degli estratti delle piante è millenario e già nell’antico Egitto e Grecia venivano usati sia nell’ambito della salute che della bellezza.

La scienza moderna conta più di 20.000 studi e ricerche sull’argomento e alcuni ospedali e sistemi sanitari nel mondo cominciano a farne uso in alcuni loro protocolli.

Gli oli essenziali sono composti aromatici vegetali volatili e altamente concentrati derivanti dal metabolismo secondario delle piante. Le piante per vivere hanno un metabolismo primario che comprende le loro funzioni vitali come la fotosintesi, la respirazione e il trasporto di soluti. Queste sono funzioni presenti in tutte le piante, ma c’è un metabolismo secondario che cambia da pianta a pianta, a seconda delle condizioni ambientali intorno alle diverse specie. Dispersori di semi, impollinatori, parassiti, esposizione ai raggi UV, attacco di patogeni sono esempi di alcuni fattori da combattere. I prodotti di questo metabolismo secondario, sono gli oli essenziali: sono presenti in una specie di sacchetto che condensa queste sostanze necessarie per la sopravvivenza di quella particolare pianta e possono essere trovati nelle radici, nei semi, nelle cortecce, nei fiori, nella buccia dei frutti e nei gambi delle piante. Possiamo dire che, in un certo modo, gli oli essenziali portano l’essenza, l’energia vitale e il frutto dell’evoluzione di una pianta.
Io, che sono un’affettiva romantica, amo pensare che quando uso un olio essenziale mi metto in comunicazione con tutta l’anima di quella pianta, la sua storia e le sue migliori qualità sviluppate per tenersi in vita, nonostante tutte le difficoltà. E che quella essenza, che porta tanta informazione in sé, comunicherà con tutto il mio organismo.

Ogni settimana parleremo di un olio essenziale e le sue diverse proprietà e benefici per il nostro benessere psicofisico.

Renata Bocchetti

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