Coinvolgimento progressivo – un approfondimento

Rubrica: Principi della comunicazione

di William Giangiordano

Coinvolgimento progressivo – un approfondimento

Avete presente un racconto, un bel film, una trama che inizia lenta in sordina, quasi noiosa. Quasi dormo.

Monotono.

Anche la luce è fioca.

Se avessi una copertina dormirei

Eppure sono qui, vado avanti.

Mi annoia il tono

Il ritmo

La spiegazione

Nulla di che.

Si a tratti … cosi qualche sguardo.

 

Poi pian paino qualche cenno di movimento un qualcosa che comincia a destare il nostro interesse, ma appena velato. Giusto per non dormire.

Ad un tratto,

un tonfo!

Che nel dormiveglia dove stavo cadendo, mi desta.

La storia comincia a dare segni di vita quindi mi riposiziono apro gli occhi e comincio a portare attenzione.

Caspita qualcosa di interessante.

Ora cerco di capire meglio cosa succede cercando di ricordare cosa e stato detto in precedenza.

Un altro movimento che mi desta.

Aspetta cosa sta succedendo?

Qualcosa di nuovo

a tratti entusiasmante.

 

Non me lo aspettavo!

 

Anche il volume sembra ad un tratto aumentato e i colori più vividi.

Tutto sembra catturare la mia attenzione.

 

La gestualità aumenta e le pause creano suspense.

Ok!

 

Ora hai tuta la mia attenzione. Dalle prime timide battute ora il ritmo è incalzante, ritmato.

Direi coinvolgente come delle rapide prima di una cascata.

Ne sono in balia ahhahahah non mi fermo più

sempre più coinvolgente.

Caspita non mi fermo.

Sono presente cerco di aggrapparmi a qualcosa, ma non ho più scampo,

sono nel pieno del flusso della narrazione…

Quasi vorrei dire …

Aiutooo

Sono quasi sulla soglia della cascata non vedo più l’orizzonte se non una linea celeste dell’acqua e il blu del cielo

ci sono

ci sono

….

E giù…

Volo

Mentre cado giù sento il fragore dell’acqua vedo la vegetazione intorno a me

Come sospeso.

Ora capisco.

Era voluto.

Forse non arriverò nemmeno in acqua.

 

Ma di sicuro ho capito cosa sta succedendo.

Sono coinvolto.

 

Come una storia d’amore a cui non pensavo.

Come in un film di cui non conoscevo la trama.

Come un quadro dentro un museo di cui non sapevo la presenza. Come in un ristorante dove gli odori, l’ambiente mi coinvolgono in una mangiata di gusto.

 

Sappiate sempre coinvolgere chi avete di fronte, meglio se gradualmente.

O per meglio dire progressivamente.

 

Per fare ciò bisogna avere in mente un po’ di cose:

  • Sapere dove si va a parare.
  • Aver bene in mente il proprio piano di argomentazione
  • Essere sufficientemente preparati su ciò di cui si parla per gestire eventuali interruzioni
  • Essersi allenati un po’ per poterlo fare.

BUON DIVERTIMENTO!

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