Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch
AudioBlog
Quando siete svegli nel cuore della notte e non riuscite a prendere sonno, vi ritrovate con gli occhi spalancati nel letto a fissare il soffitto della vostra camera, mentre fuori nell’oscurità brillano le luci di tutta una galassia sconfinata. Potreste decidere di passare una notte insonne oppure incamminarvi in un viaggio notturno e spettrale restando nella comodità della vostra stanza.
Riprendete metaforicamente il vostro giradischi impolverato, soffiateci sopra, tirate fuori dalla custodia l’opera notturna per eccellenza di cui vi sto per parlare, mettetelo sul piatto, posizionate la puntina sopra e il suono delle chitarre di Jim Jarmusch incomincerà a deliziarvi e a cullarvi con le sue atmosfere oscure e sensuali di Solo Gli Amanti Sopravvivono.
Per chi ancora avesse dubbi, no, non è di un disco di cui vi sto per parlare, ma di una pellicola sensazionale e mistica del 2013, una storia moderna gotica di due vampiri che si amano da secoli e secoli e che sono arrivati fino ai giorni nostri, attraversando tutte le epoche e gli eventi catastrofici della nostra storia. Questi due vampiri si chiamano Adam e Eve, non è ben chiaro se siano proprio Adamo e Eva della creazione, ma lo possiamo immaginare.
Vivono ai due poli opposti della terra: lui a Detroit e lei a Tangeri. Lui è impegnato con le sue chitarre nella composizione di una musica funebre, sensuale e mistica, che accompagna tutto il film e composta dallo stesso Jarmusch, e che rende questo viaggio notturno ancora più magico. Lei invece è immersa nella letteratura e sommersa di libri in tutta casa, accompagnata anche da un amico speciale che si fa chiamare Kit, ma che in realtà sappiamo essere il famoso Christopher Marlowe.
Entrambi sono in difficoltà per nutrirsi del sangue di cui hanno bisogno perché ormai quello degli “zombie”, come chiamano gli umani, è completamente contaminato e inutilizzabile, dovuto dalle atrocità orribili e dai peccati in cui vive e di cui si è macchiata l’umanità.
La storia è stata da molti giudicata noiosa e poco attiva ma questo è un dettaglio di cui il regista non si cura, perché interessato a dimostrare anche la parte più banale e quotidiana della vita. La trama si infittisce quando Eve raggiungerà Adam a Detroit e saranno ancora più in difficoltà con l’arrivo della sorella pestifera di Eve, Ava, che creerà problemi non facili alla coppia, già presenti con la crisi esistenziale di Adam, disgustato dagli zombie, dalle loro azioni malvagie che contaminano il mondo, dalla crudeltà, dalle barbarie, dalla noncuranza verso la terra e dalla degradazione del genere umano, dedito solo ai vizi e al piacere di vendersi e di consumarsi.
Eve riesce a riportarlo alla ragione con una delle mie frasi preferite del film. “Questa tua ossessione è uno spreco di vita che potresti dedicare a tutto ciò che rimane, contemplare la natura, coltivare la gentilezza e le amicizie. E danzare.” ricordandogli anche tutti i suoi eroi, mostrando un muro pieno di fotografie di artisti, musicisti, scrittori, scienziati e uomini che nella storia hanno fatto la differenza, facendogli capire che nell’umanità c’è ancora una parte buona per cui vale la pena lottare e vivere.
Questo film, scoperto da poco, è diventato uno di quelli che sono più vicini al mio cuore. Mi sono ritrovato in tutti gli elementi di cui è composto: la notte, le leggende gotiche, l’amore per la musica e la letteratura dei protagonisti, l’atmosfera così suggestiva e ammaliante. E soprattutto mi sono sentito affine al messaggio che vuole mandare, che è molto semplice perché si evince già dal titolo: cioè che soltanto l’amore sopravvive e riesce a salvarti.
Ma quando si parla di amore non dobbiamo vederci soltanto l’amore romantico e sentimentale tra due persone ma anche le nostre passioni e affetti che proviamo per qualsiasi cosa ci stimola curiosità e che ci fa emozionare, quelle passioni che ci tengono occupati ma che ci spingono a imparare e conoscere sempre di più.
Sono le passioni per ciò che amiamo che ci salvano.
L’amore, in tutte le sue forme e colori, ci permette di vedere il bene nel mondo, di non fossilizzarci solo sul male e la crudeltà che ci circonda, ma come ci insegna Eve, di dedicarci alla bellezza che abbiamo di fronte e che non riusciamo a vedere per la nostra cecità.
Andrea Andolfo
Le opere citate sono proprietà dei rispettivi autori, riprodotte per scopo di discussione in conformità con l’articolo 10 della Convenzione di Berna, gli articoli 70, Legge 22 aprile 1941 n. 633 e D.L. n. 68 del 9 aprile 2003 della legge italiana
Voce di Andrea Di Cosola