Si sarebbero odiati, un giorno?
Giancarlo De Cataldo, I Traditori
Selezione a cura di Maddalena Sarotto
“Violet chiuse gli occhi. Talora si sentiva preda di un furore che non sapeva dominare. Doveva fare ordine nella sia vita. Risolvere la partita con Mario. Prima o poi lui avrebbe accettato il divorzio. Lorenzo voleva partire. Si diceva attratto dall’India. Lo faceva per compiacerla? Perché sapeva che lei, Violet, apparteneva all’India e un giorno si sarebbe ricongiunta alla sua vera madre? O era davvero in fuga? Da chi, da che cosa? Amava Lorenzo? L’aveva sempre amato, senza mai rendersene conto? O tutto ciò che cercava in lui era la certezza che si poteva porre rimedio agli errori del passato?
Non sapeva dirlo, non poteva dirlo. Forse, col tempo… Ma che amore era mai quello, amore di baci freddi, di abbracci stentato, complicità di naufraghi, ennesima illusione, cos’era, infine? Era volata fra le sue braccia in preda alla disperazione. Palermo era stata l’ultima tappa verso l’abisso. Se ne era ritratta un attimo prima di precipitarvi. Tutto ciò in cui aveva creduto si era mutato in sangue e tradimento. Lorenzo era l’ultimo punto fermo. Lorenzo era una nebbia gentile che proteggeva il suo cuore tormentato e gli dava pace. Ma non si sarebbe accontentato. La venerava come un’antica dea, ma in cambio, presto, avrebbe preteso l’amore. E se l’amore, l’amore dell’ estasi, l’amore che non conosce condizioni, se quell’amore non fosse mai esistito? Si sarebbero odiati, un giorno?”
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