Cosa è il connettoma e come modificarlo
Il mese scorso è stato pubblicato il “più grande connettoma a livello sinaptico mai ricostruito” – creato dagli scienziati di Google e del Janelia Research Campus – da esplorare per il pubblico. La mappa delle connessioni cerebrali, definito come il connettoma, non delinea altro che quello di una mosca.
Nonostante le piccole dimensioni di questo insetto, questa mappa contiene circa 25.000 neuroni raggruppati in migliaia di categorie di cellule che si estendono su più regioni del cervello.
Per fare questo, il cervello di una mosca è stato tagliato a fette molto sottili usando un bisturi caldo. Ogni sezione è stata quindi posizionata sotto un microscopio elettronico e le immagini risultanti sono state ricucite insieme per creare un rendering 3D del cervello. Durante questo processo, gli scienziati hanno identificato oltre 4.000 tipi di neuroni.
I dati sono ora disponibili per chiunque da scaricare. È la più grande mappa ad alta risoluzione fino ad oggi e apre la strada alla mappatura del cervello di animali più grandi e, alla fine, degli umani.
Qui il video.
Ma cosa è il connettoma?
S. Seung nell’introduzione del suo libro (Connettoma la nuova geografia della mente, 2013) lo introduce con questa bellissima immagine:
“Nessun sentiero riesce a penetrare questa foresta. Ovunque, le lunghe ed esili ramificazioni dei suoi alberi ne soffocano lo spazio con la loro crescita esuberante, e nessun raggio di sole trova un percorso abbastanza tortuoso da riuscire a intrufolarsi negli spazi angusti tra i rami ingarbugliati. Ogni albero di questa foresta è cresciuto da 100 miliardi di semi piantati insieme. E in un solo giorno, ognuno di essi morirà. È una foresta maestosa, che sa essere comica ma anche tragica. A volte penso che racchiuda tutto quanto: ogni romanzo e sinfonia, ogni delitto efferato e ogni atto di pietà, ogni storia d’amore e ogni litigio, ogni scherzo, ogni patema. Tutto nasce da questa foresta. Forse vi sorprenderà sapere che alloggia in un contenitore del diametro di nemmeno trenta centimetri, e che sulla terra ne esistono sette miliardi. Ve ne è toccata in sorte una da gestire: è la foresta che vive nella vostra testa, e gli alberi di cui parlo sono cellule speciali, i neuroni. Obiettivo delle neuroscienze è quello di esplorare proprio questi rami incantati, e conquistare la giungla della mente.”
S. Seung ci dice anche che l’esperienza è fondamentale per cambiare il connettoma e creare quindi nuovi percorsi neuronali dove si abbandonano vecchi comportamenti ed abitudini (ad es. malsane) e si adottano nuovi comportamenti: la CUI, disciplina insegnata da UPE all’interno dei propri percorsi formativi, è funzionale proprio a questo accrescendo il benessere psico-fisico dell’individuo.
Comitato Scientifico UPE
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