L’odore delle rose lieve

L’ odore delle rose lieve

Selezione a cura di Maddalena Sarotto

Kook a Mei

 

Cara Mei: ti stupirai, forse, di questa lettera che ti lascio sotto il cuscino. Domani ci tufferemo nel Mare Universale: potrebbe essere l’ultimo giorno della nostra vita: per questo, ho deciso di scrivere ciò che non ho mai avuto il coraggio di dirti.

 

Dal primo momento che ti ho visto, Mei, ho provato per te una strana sensazione: come se, dal passato ritornasse qualcosa di conosciuto, come se nella tessitura dei pensieri razionali si insinuasse una mano che li diradasse, e rivelasse un paesaggio oramai dimenticato, il paesaggio dei sentimenti. Ebbene Mei, io non credo razionalmente nell’amore: credo che esso non sia che una serie di piccoli compromessi, di felici improvvisazioni con cui i due attori fingono che singoli bisogni, o attrazioni, abbiano un titolo più nobile su un cartellone del teatro della vita. Un intellettuale e uno scienziato, tale io sono, non potrà, pur nell’abbandono, che riconoscere i segni di questa recita: un bacio non è l’apostrofo rosa tra le parole t’amo, oh, no! Un bacio è la firma calce del contratto che ti impone di amare.

(…)

Io restavo chiuso, nella mia capsula. Finché arrivasti tu! Ebbene sì, io ti amo! Vorrei vivere con te in una casa sul mare e insegnarti il nome delle stelle, e tu riempiresti le stanze di fiori ma non quella da letto perché i fiori consumano l’ossigeno, e potremmo avere un cane su cui fare esperimenti non crudeli s’intende, e un bambino da crescere sano e intelligente e neodarwinista e andare sulla spiaggia al tramonto a studiare le maree e raccogliere sul bagnasciuga la patella longicosta e la pleurotoma babylonia. O angelo di quest’astronave, accogli il mio amore e questa mia poesia (so che ami i fiori).

È Verlaine, il mio poeta preferito:

 

l’odore delle rose lieve

grazie al vento leggero d’estate

si fonde al profumo di lei.

 

Addio mio cara, a presto!

Leonardo”

 

Stefano Benni, Terra! , Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, Trentanovesima edizione settembre 2010

 

 


 

Le opere citate sono proprietà dei rispettivi autori, le citazioni sono conformi all’articolo 10 della Convenzione di Berna, agli articoli 70, Legge 22 aprile 1941 n. 633 e D.L. n. 68 del 9 aprile 2003 della legge italiana

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