Un contributo di Pierpaolo Zara
Parte Seconda
Ma se esiste una formula per l’IA ne può esistere una anche per l’Intelligenza Emotiva?
Una delle cinque componenti dell’intelligenza emotiva (Daniel Goleman (2)) è la MOTIVAZIONE a cui è legato il concetto di GRATIFICAZIONE ed egli cita l’esempio dei bambini a cui viene data una caramella con la promessa di riceverne un’altra se non l’avessero mangiata subito.
Col tempo si è visto che i bambini che hanno aspettato e ricevuto la seconda caramella sono diventati adulti che nella vita hanno realizzato i loro desideri, sono diventati più empatici e con una maggiore e migliore relazione con se stessi e gli altri.
Rispetto a quelli che hanno mangiato subito la caramella – eliminando di fatto tutte le alternative possibili – i secondi hanno saputo aspettare, investire tempo e volontà, per ottenere un’altra caramella e quindi aumentare le loro possibilità in relazione all’obbiettivo (giocate voi a fare un elenco di tutto ciò che si può fare con due caramelle).
Si può quindi proporre un modello per descrivere l’Intelligenza Emotiva simile a quello dell’IA
Allora (nel raggiungere un obbiettivo/desiderio, soddisfare un bisogno) l’IE agisce e si manifesta maggiormente quanto più manteniamo alta la VOLONTÀ e la LIBERTÀ di lasciare accessibili il maggior numero di possibilità.
E facendo ancora un ultimo passo…
Pensiamo alla libertà non solo come libertà dai condizionamenti, dalle cattive abitudini, dalle convenzioni e costrizioni morali e/o sociali, ma anche come LIBERTÀ DI COMUNICAZIONE FRA LE DIVERSE PARTI DI NOI.
Immaginiamo cosa potrebbe accadere se potessimo rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di avere una maggiore consapevolezza e dominio di noi, di accedere al flusso di contatto con gli altri e potessimo far circolare l’IE in noi e fra noi?
Si aprirebbero nuove e praticamente infinite POSSIBILITÀ la formula proposta assumerebbe la forma definitiva:
La LIBERTÀ permette allora il verificarsi di possibilità che prima non potevano esistere perché date solo dalla razionalità o comunque da una emotività repressa.
Le Possibilità Emotive moltiplicano le Possibilità reali e realizzabili ed esse tendono all’infinito, non ci sono limiti alle realtà possibili, a ciò che possiamo essere, ciò che possiamo comunicare, a ciò che possiamo realizzare.
E il tempo è un fattore limitante che scompare; l’apparizione e la manifestazione completa e costante della Intelligenza Emotiva non pone limiti di tempo e di spazio. L’Intelligenza Emotiva è propria di un Universo quantico.
Nota dell’Autore
Questo breve articolo è il risultato di alcune riflessioni scaturite dall’unione di conoscenze acquisite da tempo (IA, reti neurali, una spruzzata di analisi matematica e un pizzico di fisica quantistica), con quelle più recenti acquisite negli incontri UPE e da ricerche fatte in campi correlati.
Lungi dal voler cristallizzare in formule matematiche l’interazione di forze cosi complesse come l’Intelligenza Emotiva o la volontà e libertà dell’essere umano, questo è un semplice tentavo di mostrare come queste forze – intime e peculiari di ogni essere umano – sono legate a forze cosmiche e astronomiche che sono esterne all’uomo e la continua scoperta e conoscenza e comprensione delle une svela e mostra e rende comprensibili nuovi aspetti delle altre: come a dire che il mistero dell’Universo che ci circonda è legato a quell’Universo che celiamo dentro di noi.