The science of happiness – Innamorarsi di chiunque

Un contributo di Martina Comba

The science of Happiness

Innamorarsi di chiunque


Basterebbero 36 domande a fare innamorare due persone?

Potrebbero veramente rafforzare un legame e far durare l’amore?

 

Abbiamo visto come delle buone relazioni interpersonali siano fondamentali per sentirsi soddisfatti della propria vita. Naturalmente, le relazioni di tipo sentimentale possono avere un ruolo ancora più importante. Ma allora come si crea e valorizza un sentimento complesso ed infinitamente sfaccettato come l’amore?

I consigli sono i più disparati e ce li danno tutti: amici, parenti, per non parlare di riviste e programmi tv.

 

Ma vediamo una tecnica diversa. Una tecnica sviluppata da psicologi, che richiede circa 45 minuti e una lista di 36 domande aperte.

 

A turno, un soggetto sottoporrà una domanda al partner che, dopo aver risposto, farà la domanda successiva e così via, seguendo l’ordine specifico della lista.The science of happiness – Innamorarsi di chiunque Felicità

Nessuna di queste domande è infatti lasciata al caso: ognuna di esse è disposta e studiata in modo tale da convogliare l’empatia e favorire la formazione della confidenza tra le persone coinvolte.

 

La serie di domande si divide in tre parti. Durante la prima parte, la coppia si farà reciprocamente domande “di apertura”, quelle che per intenderci di solito poniamo all’inizio di una relazione, volte quindi alla conoscenza dell’altro. – Potendo scegliere tra chiunque al mondo, chi inviteresti a cena?

 

Man mano che si procede nelle successive parti del test, tra la seconda e la terza fase, le domande si fanno sempre più personali e profonde. – C’è qualcosa che avresti sempre sognato di fare e che non hai mai fatto? Perché no?

 

Si passa pertanto alla condivisione di paure, progetti e fragilità. Piano piano si è guidati con dolcezza in un luogo di confidenza e prossimità emotiva con l’altra persona.

 

Questa può risultare una piacevole attività tra fidanzati o coppie di amici per intensificare i legami, ma la sua applicazione più fruttuosa ed interessante è quella nel campo delle relazioni tra persone che si trovano a stare insieme per ragioni diverse da quelle sentimentali, ad esempio a scuola, nello sport e sul lavoro.

 

Costruire buone relazioni diventa in media sempre più difficile nell’arco di una vita. Inoltre, in molte situazioni sociali è più facile fare quattro chiacchiere superficiali piuttosto che aprirsi davvero, rendendo difficilissimo un vero e sano connettersi con l’altro.

 

La ricerca condotta nei laboratori dell’Università di Berkeley ha dimostrato che questa chiacchierata di 45 minuti in cui ci si scopre reciprocamente, anche se affrontata con uno sconosciuto, favorisce sensibilmente la nascita di un’amicizia o di una reciproca simpatia.

Questi test hanno avuto un enorme successo anche tra persone di età molto lontane tra loro, e provenienti da background culturali e sociali molto diversi.

 

Per cimentarsi nel test:

https://ggia.berkeley.edu/practice/36_questions_for_increasing_closeness#data-tab-how

 


 

Renee Fisher

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