Ascoltare per conoscersi

Morbidezza, fluidità, empatia: tre compagne di viaggio verso l’evoluzione…

Quante volte sentiamo pronunciare queste parole ?
Personalmente molto spesso, soprattutto nel vivere esperienze di crescita personale come quella con l’Università Popolare per l’Evoluzione Umana.

Parole importanti regalatemi da William Giangiordano, fondatore dell’università, che descrivono un nuovo mondo e modo di entrare in profonda connessione con noi stessi e con gli altri.

Perché si, noi siamo abituati a non frequentarci, a non sentire ciò che diciamo e a non sapere cosa davvero vogliamo o chi siamo.  Siamo intossicati da un rumore di sottofondo perpetuo di idee, convinzioni che ci bloccano. Tale processo è un po’ una sorta di “Divertissement” per dirla alla Pascal.

Per non parlare dei vari input condizionanti che riceviamo fin da piccoli.

Molte volte in ragione di queste nostre idee, assunti, paure non viviamo affatto, ci ostacoliamo da soli castrando la nostra vita in tre quattro abitudini e in numerosi comportamenti che ci legano a una vita senza felicità e il più delle volte da soli, non capiti nella bolla di sapone.

E allora è proprio qui che entra in gioco la morbidezza, quella capacità di abbattere la corazza della paura e della diffidenza dall’altro iniziando a instaurare un dialogo, uno scambio di esperienze, di soluzioni ed emozioni.

Emozioni che nel momento in cui ci lasciamo andare e siamo fluidi possiamo sentirle, addirittura percepirne il gusto e godercele insieme a chi amiamo sorridendo, piangendo, scherzando, cantando o addirittura ballando.
Cadono i veli della paura, della rabbia, dell’invidia, dell’esclusione, del giudizio, del non ce la farò mai.

E a quel punto arriva l’empatia una profonda connessione con il tutto in cui ci si sente nel tutto e riusciamo, spinti da una volontà reale e sincera, a instaurare un contatto anche con chi non avremmo mai pensato o che diciamocela tutta prima ci stava abbondantemente sulle scatole!

Il processo, è vero, non sempre è così immediato ogni individuo ha il suo tempo,  ma nella condivisione di esperienze come queste l’individuo può espandersi come l’universo e acquisire pezzi e perderne altri.
Iniziamo a non essere più i nostri comportamenti limitanti, tossici ma a camminare leggeri.

Diveniamo persone in viaggio la cui meta è l’evoluzione.

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